LA SAN MARCO | CAFFÈ
Vi presento la storia di un’azienda Italiana che da oltre 100 anni porta l’espresso nel mondo.
Si chiama La San Marco e da tre generazioni è nel cuore della mia famiglia.
Gli inizi
Nel 1918 nasce con la denominazione Officina Elettromeccanica G. & F. Romanut e che poi nel 1920 cambierà con il marchio “La San Marco” utilizzato per la prima volta nel modello a colonna “Model 1” unitamente al leone alato posizionato nella parte superiore della macchina caffè che anch’ esso compare per la prima volta.
Questa viene considerata la prima macchina da Bar di grandi dimensioni prodotta dalla La San Marco, in quanto in precedenza venivano fabbricate solo macchine piccole per uso domestico o utilizzate da piccole locande.
Le macchine costruite fino agli anni ‘30, funzionavano a vapore e l’alimentazione del riscaldamento dei primi modelli era a benzogas. Solo successivamente arriveranno i modelli alimentati ad elettricità. I primi operatori che lavoravano con queste macchine caffè a vapore, dovevano stare molto attenti a controllare la pressione della caldaia, tant’ è che venivano chiamati “macchinisti” (come per le locomotive a vapore).
Le prime macchine caffè avevano esteticamente uno stile liberty con molti decori in rilievo tipici dell’epoca.
Verso la metà degli anni ‘30 viene ideato e costruito un modello di grande successo: la serie “900” che esce in 3 differenti dimensioni, dalla versione più piccola alla versione gigante della 4 gruppi.
Il modello “900” che inizialmente era alimentato a gas e poi successivamente con l’ elettricità, esprime al meglio lo stile estetico razionalista con forte richiamo Art Decò.
Nel 1942 la La San Marco produce il modello “42” una macchina innovativa fra le prime ad utilizzare la forma orizzontale anziché a colonna. Questa fu una vera rivoluzione per l’epoca che si è mantenuta negli anni arrivando fino ai giorni nostri. Questo modello, oltre al primato della sua forma sviluppata in orizzontale, vanta un’invenzione geniale, quella di applicare nelle estremità della macchina due scaldatazze a vapore. Già all’epoca si era capito l’importanza di scaldare le tazzine per un buon risultato in tazza.
Il caffè fatto con le macchine a vapore non aveva l’aspetto ed il sapore come lo intendiamo oggi bensì era molto simile ad un infuso in quanto l’ unica pressione esercitata era data dalla caldaia pertanto la crema era pressoché assente.
Gli anni della guerra
Durante la seconda guerra mondiale, nonostante le grandi difficoltà, l’azienda riesce a proseguire la sua attività e nella metà dei primi anni ‘50 incomincia a produrre delle macchine con il sistema “Leva” al tempo chiamato “Torchio” ed è con questa innovazione che si incomincia a parlare di caffè espresso così come lo conosciamo oggi, con una crema colore nocciola data dalla pressione esercitata dall’’ acqua che attraversa il pannello del caffè.
E’ con questa novità che nelle macchine caffè da bar compare per la prima volta la scritta “infuso di caffè idro compresso” e che successivamente prenderà il nome di “crema caffè”.
Negli anni ‘50 vengono prodotti dalla La San Marco 3 modelli iconici di macchine caffè.
Il primo è il modello “Super San Marco” anche denominato “Atlantic”, esso era destinato per l’installazione delle macchine caffè nei primi transatlantici poiché il gruppo caldaia era esterno e veniva posizionato nella parte sottostante il bancone bar.
Il secondo modello “250/SMT” più comunemente chiamato “Discovolante” fu disegnato dal famoso architetto friulano Gino Valle. Il nome richiamava la forma ispirata allo spazio.
Il terzo modello chiamato “150/SMT” altresì detta “Lollobrigida” è tra quelli più ricercati dai collezionisti del settore. Diventò famosa con il nome di “Lollobrigida” proprio in onore della famosa attrice e cantante poiché richiamava le sue forme sinuose.
Con questi modelli di gran successo arriviamo fino agli anni ‘70 dove entra prepotentemente la grande produzione di massa con modelli come la serie “70/75” e “80” prodotti in una primissima ed innovativa catena di montaggio.
Il terribile terremoto che nel 1976 colpì il Friuli non fermò la La San Marco che nonostante alcuni danni subiti dalla fabbrica reagì con prontezza e proseguì il suo sviluppo tecnologico e la produzione tanto che nel 1983 mio nonno Pietro Cussigh, all’epoca amministratore delegato e socio, decise di trasferire l’azienda dalla vecchia sede storica di via del Cotonificio ad Udine alla sede attuale in via Fratelli Venuti 6 a Gradisca D’Isonzo GO, in uno stabilimento più moderno e all’avanguardia . Con il trasferimento dell’azienda arriva il modello “85” con un’ estetica a linee squadrate e con le colorazioni della carrozzeria tipiche di quegli anni.




La serie “85” ha portato ad una rivoluzione tecnologica nelle macchine caffè. Questo in quanto è il primo modello di macchina che grazie alla collaborazione con una società di elettronica, inventa la dosatura del caffè mediante dei contatori volumetrici. Questa tecnologia viene tutt’ ora utilizzata da tutti i costruttori di macchine per caffè espresso. L’“85” ebbe un grandissimo successo.
Nei primi anni ‘90 la La San Marco crea la serie “Europa” chiamata anche “95” che con il suo design rivoluzionario per i tempi, diventerà il modello più venduto dall’azienda fino a oggi con oltre 50.000 macchine prodotte.
La collaborazione con design di successo prosegue successivamente con il modello “105” disegnato dal famosissimo architetto italiano Ettore Sottsass un vero emblema del panorama mondiale.
Questo modello era rivoluzionario nelle sue forme uniche ed anche per le colorazioni stravaganti rosa o azzurro della carrozzeria.
Agli inizi degli anni 2000 viene pensato e creato il modello “100”. E’ attualmente in produzione grazie alla sua grande ergonomia, al design senza tempo ed alla sua evoluzione che mantiene però quasi intatta la sua estetica originaria.
Oggi
Attualmente la La San Marco presenta molti modelli nella sua gamma prodotti per accontentare sempre di più ogni fascia di mercato.
Tra i miei modelli preferiti e dal pensiero rivoluzionario c’è la “V6” la prima macchina al mondo con 6 gruppi bifronti (3 gruppi per lato) Questo modello prende ispirazione proprio dal motore delle automobili a sei cilindri a V.
La sua forma estetica nasce dalla collaborazione con il design dello studio Bonetto che successivamente disegnerà anche l’attuale top di gamma: la serie “D” nata per celebrare i 100 anni dell’azienda e che vanta, oltre alla sua accattivante estetica, una tecnologia altamente avanzata per il settore.
Il modello “D” è attualmente utilizzato per i corsi di formazione della Federazioni Baristi Italiani.
Un altro modello rivoluzionario è il modello a leva “Luxury”, una macchina con la carrozzeria in vetro temperato che si illumina con infiniti colori grazie alla tecnologia LED e che in occasione della manifestazione fieristica “Trieste Espresso 2024” è stata presentata anche nella sua versione elettronica (con i pulsanti).
Da sempre La San Marco è sinonimo di innovazione ed eccellenza nel mondo, perché negli anni è sempre riuscita ad evolversi e mutarsi in base ai cambiamenti del mercato, questo grazie anche alla passione ed all’orgoglio delle persone che vi lavorano.
Oggi la La San Marco fa parte del “Group Seb”, leader nel settore del domestico e che con un lavoro di sinergia e collaborazione porterà sicuramente l’azienda ad una visione diversa ed innovativa, ma solo il futuro saprà dirci quali meraviglie tecnologiche arriveranno…
La Gamma Bar come partner della la La San Marco è orgogliosa di rappresentarla e di far parte di questa fantastica storia tutta Italiana che porta l’eccellenza dell’espresso nel mondo. Quando vediamo i baristi di tutto il mondo preparare il caffè con l’uso di una macchina La San Marco per noi è motivo di orgoglio, ed è per questo che grazie alla Federazione Baristi Italiani formiamo i baristi del futuro.
Ad oggi Ivan Cussigh vanta una delle collezioni di macchine per caffè e documentazione storica della La San Marco tra le più grandi al mondo.